A volte, quando chiacchiero mi capita di notare come per
molte persone sia difficile scindere le argomentazioni di carattere oggettivo
dalle impressioni di carattere soggettivo.
È naturale che ognuno di noi sviluppi gusti, simpatie, e sensazioni diverse.
Tutte queste belle cose fanno parte del nostro carattere,
derivano dal nostro vissuto e influenzeranno ciò che ancora dobbiamo
vivere. Sono proprio questi pareri soggettivi a renderci tutti adorabilmente
diversi gli uni dagli altri.
Oltre i pareri però esistono anche le verità assolute, le considerazioni
oggettive e le realtà inconfutabili. Questi “scomodi pilastri” ci finiscono in
mezzo ai neuroni di continuo.
Molte volte i pareri personali, i gusti e le predisposizioni
possono basarsi su complessi processi mentali talvolta inconsci e talmente radicati
da risultare inspiegabili a parole.
Se a me piace il cioccolato e a voi no, non c’è modo di
spiegarvi perché mi piaccia. Un gusto personale non è confutabile, semplicemente può
essere condiviso così come può non esserlo. Di certo chiunque affronti l’argomento,
a prescindere dal suo gusto, non potrà negarne le verità oggettive che vi stanno alla base ammettendo
implicitamente che il cioccolato esiste, che piace a molti e che ne esistono
numerose varietà.
Alcuni pareri soggettivi nascono e si sviluppano persino a
prescindere dalla sicurezza di un’ipotetica verità oggettiva che ne permetta l’esistenza.
Ok questa potrebbe sembrare contorta.
Sto parlando della fede.
Esatto, nessuno può dimostrare che il dio della religione cristiana
esista (così come nessuno può dimostrare che non esista) ma è proprio basandosi
su questa impossibilità che milioni di persone credono “per fede”.
Non commenterò cosa penso della fede in questo contesto, quello
che mi basta è che non posso non riconoscere alla fede la capacità di rendere inamovibile
il parere soggettivo.
In altri casi ancora, alcuni pareri soggettivi vengono
scambiati per verità oggettive.
Questi casi nascono solo a causa dell’ignoranza (la
condizione dell’essere ignari) relativa alle reali verità che rendono il parere
stesso del tutto infondato.
Ok anche questa era un po’ contorta.
Parlo dell’incoerenza.
Mentre la fede si basa sull’impossibilità di dimostrare
tanto l’esistenza quanto l’inesistenza di qualcosa, l’incoerenza si presenta
quando si perseguono convinzioni già smentite da verità oggettive esistenti.
Quando Galileo Galilei dimostrò che la terra è sferica (sì
lo so è un geoide ma non puntualizziamo), non gli credettero mica subito! Moltissimi
ignari dell’epoca continuarono a credere che la terra fosse piatta e morirono
con questa incoerente convinzione. Allo stesso modo, tutt’oggi, molta gente
crede nell’oroscopo nonostante sia stato dimostrato che le costellazioni (anche quelle zodiacali) non esistano. Molte persone continuano
irrazionalmente a non accettare che quelle stelle apparentemente così vicine, siano in realtà separate da distanze astronomiche colossali e che la loro apparente vicinanza sia solo frutto della posizione prospettica.
Queste persone non sono solo incoerentemente convinte che questi gruppi di stelle esistano, ma che arrivino persino ad avere influenza sui caratteri e sulle attitudini dei nascituri.
Queste persone non sono solo incoerentemente convinte che questi gruppi di stelle esistano, ma che arrivino persino ad avere influenza sui caratteri e sulle attitudini dei nascituri.
Insomma sono consapevole di quanto delicato e spinoso possa
essere questo argomento vi invito a rifletterci quando vi capiterà di
assistere o partecipare attivamente ad un confronto.
Fatemi sapere se siete riusciti a distinguere le verità
oggettive dai pareri soggettivi e come questo ha influenzato le
chiacchierate.
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